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Copyright Manuela Bieri


Questa opera è esposta nel quadro dell'esposizione collettiva Appunti su questo tempo settembre - novembre 2022, Museo del Ricamo e del Tessile, Val Topina (PG). Mostra curata da Barbara Pavan

“Nel gennaio del 2022 mi è stato diagnosticato un tumore. A 44 anni con un figlio di 16 mesi. Per un attimo la vita si è fermata. Tra la paura e il desiderio di lottare ho iniziato a pensare al mio male e a come tradurre la sua presenza e la sua influenza in un dialogo tra me e il futuro, con un presente di incertezza.”
L’opera di Manuela Bieri è testimonianza autobiografica che apre ad una più ampia riflessione universale. La consapevolezza improvvisa della propria fragilità ma anche l’esperienza della propria forza, la ridefinizione dell’esistenza nell’accettazione della malattia, l’elaborazione della paura, la tenacia vittoriosa della speranza: tutto questo e molto altro, tra conscio ed inconscio, è il materiale con cui ha operato nella realizzazione di quest’opera. Uno di due soli lavori che Bieri ha deciso di dedicare alla malattia per non consentire a quest’ultima di diventare elemento identificativo e condizionante né della sua pratica artistica né, tanto meno, della sua vita. Se, infatti, attraverso il percorso terapeutico può riappropriarsi giorno dopo giorno del suo futuro, la materializzazione del dolore e delle paure in opera d’arte le permette di consegnarle definitamente al passato, restituendo la libertà anche alla sua pratica artistica.
I capelli caduti diventano così strumento, mezzo, superficie, materia viva che si offre come terreno fertile per segnare il tempo della rinascita.
“Come i fiori, che crescono ovunque, temerari ed incredibili, ostinati a non voler morire.”