L’arte deve raccontare una verità. E nel farlo mostrare una possibilità.
Se la vita è il reale visto con gli occhi del disincanto, l’arte sa mostrare quel che c’è appena oltre il pessimismo.
Cinque mesi fa la mia vita è arrivata d’improvviso di fronte alla paura.
Non era nemmeno un bivio. Era un muro. Una diagnosi di tumore al seno, a 44 anni con un bimbo minuscolo di cui occuparmi.
Occorreva andare dall’altra parte, trasformare la realtà in qualcosa di possibile. E cercare la forza per farlo.
Tra i gesti che non scorderò mai c’è stato quello di radermi il cranio da sola, lasciando a terra tutti i miei capelli. Raccoglierli in un nido è stato il gesto che mi ha permesso di prender il cuore e lanciarlo oltre quel muro.
Mi guardo allo specchio da mesi, spogliata della mia criniera.
Mi trovo più forte che mai, orgogliosamente donna e potentemente rosa.
